La moderna medicina punta più a prevenire piuttosto che curare, ed in questa ottica ammonisce spesso che per prevenire problemi alle ossa in età matura tutti, ma specialmente le donne, dovrebbero assumere quotidianamente una sufficiente razione di minerali, e di calcio in particolare. Forse, anche grazie alle insistenti campagne pubblicitarie di diverse aziende che vendono latticini e prodotti caseari, la cosa deve essere giunta all’orecchio dei nostri colleghi di sesso maschile dell’Ordine Nazionale degli Psicologi, che si sono subito preoccupati di fare fronte a questa necessità, resa ancor più stringente dal fatto che la maggior parte degli iscritti agli Ordini degli Psicologi appartiene proprio al genere femminile.
Però… eh si, c’è sempre un però, e sarà che si sia incappati in un lapsus freudiano, sarà che è vero il detto che afferma che “di buone intenzioni è lastricata la via che porta all’inferno”, fatto sta che invece che al calcio in formato minerale alcuni nostri colleghi hanno pensato al calcio in formato sportivo.
E così ecco la brillante ideona: organizzare un incontro calcistico tra la Nazionale Psicologi e nientepopòdimenoche la Nazionale Cantanti, mica la Pro Vattelapesca o l’Atletico Casalpusterlengo! Naturalmente l’intento è benefico e l’incasso sarà destinato ad una associazione per lo studio di una malattia rara (no, non la psicologite, per quella pare che – ahinoi – non vi sia rimedio).
Moderate le espressioni di sorpresa e le esternazioni di giubilo! Capisco che la notizia di far parte di un ordine professionale che, per quanto a livello politico conti come il due di coppe quando la briscola è denari, può vantare una “nazionale di calcio” vi riempia il petto d’orgoglio ed il cuore di felicità… E in fondo siamo psicologi: abituati a soffrire (molto) ed a gioire (poco) sempre con espressione imperturbabile e neutra.
Ma io ve lo devo proprio confessare: al solo pensiero di veder schierati in campo i nostri virili rappresentanti insieme a personaggi come Riccardo Fogli o Gianni Morandi sento già che i miei femori si rafforzano e scaccio dalla mente l’idea di quello che potrebbe succedere in tribuna e sugli spalti, i commenti tra colleghi, tipo: “Eh, tutta quella violenza nel calciare il pallone in rete è un evidente espressione di aggressività repressa” o “Un intervento falloso da tergo di quel genere è chiaro sintomo di omosessualità latente” e via diagnosticando…
Certo, un simile tripudio di garretti e polpacci non è che cada proprio dal Cielo… E così all’ordine del giorno della riunione del Ordine Nazionale di dicembre c’era un punto apposito, su cui si è parlato lungamente rubando tempo agli altri punti, che sono rimasti inevasi e posticipati alla prossima riunione nell’anno nuovo… Ma tornando al giochino dei nostri Presidenti degli Ordini regionali, dalla discussione pare sia emerso che per organizzare questa popò di disfida pedatoria Psicologi contro Cantanti sarebbero necessari “appena” 25.000 euro per le prime necessità (avranno ordinato magliette e pantaloncini da Gucci e ingaggiato Mourinho come allenatore?) più una stima di altrettanti 25.000 euro per promozione e pubblicità dell’evento.
Immagino che le più casalinghe tra noi stiano già calcolando quanto Grana o yogurt si potrebbero comprare con tutti questi soldi, mentre le adepte del “Pentiselea fan’s club” stiano già preparando stivali e scarponi per ricambiare il favore ai colleghi autori di tale genialata, donando loro, o meglio alle loro terga, calci su calci… Però dai, non abbandonatevi troppo a questi gesti da trivio e non cedete alla “sindrome di Wisteria Lane”, pensate per un momento a quale spettacolo imperdibile potrebbe essere Pupo che scalcia il nostro Presidente Nazionale o Marco Masini che tra un cross ed una rimessa laterale si dibatte tra i vari Consiglieri (se volete immaginare meglio la scena, andate a vederli qui)
Di certo quei soldi sono TANTI soldi e giustificare una tale spesa in maniera credibile ai tutti quei colleghi che annaspano tra mille difficoltà economiche e professionali sarebbe una impresa degna di un imbonitore da circo dell’ ‘800. E quasi certamente – se beneficenza si vuol fare – si farebbe prima a devolverli direttamente alla associazione che si vuole gratificare senza necessità di mettere a rischio rotule e coronarie che sentiranno ormai i primi acciacchi…
Però noi psicologi siamo specialisti nel complicare anche le cose più semplici e lineari e poi, diciamola tutta, ci lamentiamo sempre di essere presi a calci (allegoricamente, per fortuna…) ed una volta tanto che qualche calcio possiamo darlo anche noi, volete proprio che si perda l’occasione?
Leggendo il tuo articolo, mi sono sentita come l’altro giorno quando, passegiando per il Corso della mia piccola città, mi sono accorta cos’era che mi procurava i brividi.. Non era il freddo ma gli altoparlanti posti qua e là, appesi ai palazzi, che lanciavano una canzonetta rockassordante. Per la serie arrivano dovunque..non basta la ‘musica’ nei negozi (librerie comprese), dalle parti delle metro, nei sottopassaggivari, bla bla… Non mi è restato altro da fare che scrollarmeli di dosso, i brividi intendo. “Certo, certo..”, rispondo così all colui immancabile che predica tolleranza, se non fosse che quasi sempre lo fa da un ‘pulpito’..
Antonio Machado: “Evita i pulpiti, le tribune, i palcoscenici e i piedistalli. Stai con i piedi per terra; solo così potrai giudicare la tua statura approssimativa come uomo”.. Ecco, è questo il punto: i piedi per terra. Cioè? lasciare andare, perchè tanto sarà sempre che prima o poi tutto finisce in stupidità? Oppure che la massa è sempre la più forte e ‘ingegnosa’? O (come diranno gli organizzatori della partita di pallone): i soldi servono e noi invece di piangerci addosso facciamo i fatti…. Io, a scanso di equivoci, mi scrollo anche loro dalle spalle..Grazie Aisha di ciò che scrivi. Rita
p.s. passeggiando….
Certo prevenire è meglio che curare….ma OPS curare che ? sempre che ci sia qualche cosa da “curare” (non è un vocabolario ormai desueto medicalizzato e dunque ormai obsoleto tra Noi) e soprattutto prevenire che? una possibile sfida o confronto o scontro con la Nazionale Cantanti? o con l’osteorporosi latente? latente a chi? solo a una barricata di genere? o riguarda in sostanza e stando agli impliciti relazionali di genere come una problematica interconnessa? Perchè gettare soldi, i Ns, a apparrenze inconcludenti e soprattutto non necessarie? Avremmo altro e di più sonstanziale da “mettere in RETE” non Vi sembra?